lunedì 21 gennaio 2013

La cucina di su

Veniamo al cuore della casa.
Progettare una cucina - quando sei sempre stata figlia di famiglia e cucinare ( per quanto possa riuscirti bene) non si può dire che sia la tua passione - non è una cosa molto semplice.
É anche vero che cucinare è un'arte e che come tutte le arti necessita di uno spazio che ispiri affinchè si abbiano buoni risultati ( a maggior ragione dal momento che non copio ricette ma invento puntualmente), per cui immagino che come è successo per me , cucinare diventi naturale quando lo fai in un posto che senti tuo. Ma come fai a progettarla se non sai di cosa necessiti? Non puoi metter su la cucina un pezzo alla volta e cambiarla per come più ti va a genio.. no! ..devi prenderla in blocco e sperare che le misure standard dei fornitori combacino con l'area di cui disponi tu ...  e così inizia l'ansiogena ricerca della cucina giusta.
Per farmi un'idea mi basai sulle esperienze fatte nelle cucine dove mi era capitato di cucinare o di dare una mano; 
Questa è la cucina di mia mamma dove cucinavo con le mie gemelle... :)
...fondamentalmente però, mi rendevo conto che ero arrivata a capire  più  quello che NON andava bene nelle cucine che avevo frequentato...:
  • pattumiere  infilate dentro lo  stipo, 
  • fuochi troppo vicini al lavello e piani di lavoro troppo piccoli, 
  • fornetti  a microonde sul top ad occupare il poco spazio disponibile, 
  • cappe che si limitavano ad aspirare ed in cui non era possibile conservare nulla,
  •  piastrelle troppo scure o confusionarie,
  •  finiture top difficili da lavare,  
  • lavelli ad una sola vasca e scolatoi assenti,  
  •  frigoriferi troppo distanti dal resto della cucina,
  •  finitura dei mobili e pavimentazione lucide che mettevano  in evidenza ogni goccia d'acqua,
  • mobili in linea
  • pensili troppo alti
  • isole che occupano tutto lo spazio .
 Analizzando i contro ero arrivata a definire quella che in generale poteva assomigliare alla bozza della mia cucina ideale. 
Individuate le necessità  si doveva fare una specie di tetris coi pezzi...
Così prese le misure ( avevo a disposizione  3,02 metri) ...( da non sottovalutare quei 2 cm!!), mi recai come prima tappa in un grande centro d'arredamento ... di quelli che pubblicizzano le cucine complete a 700,00 € per 2,55 metri lineari ( e che se aggiungi un euro ti regalano la lavastoviglie) e così scoprii che  non era affatto come mi ero sempre immaginata. Credevo che se con quella cifra base ci compravi un'intera cucina, aggiungendo un mobiletto ed un pensile per riempire i 50 cm rimanenti ed eliminando il frigorifero in dotazione  perchè già l'avevo, si sarebbe raggiunta una cifra massima di.. chessò.. 1.000,00 € ... no?!    NO! Non funziona così; appena cambi un pezzo della proposta l'offerta si annulla . Non posso entrare troppo nei dettagli perchè di fatto continuo ancora a chiedermi come sia possibile... ma resta un fatto: avrei dovuto spendere di più. Molto di più. Poco più del doppio.
E poi questi progettisti non vogliono mai lasciarti la stampa del progetto che ti hanno fatto ma al quale hai rinunciato perchè troppo dispendioso.. e so perchè.



 Perchè poi ti rechi con lo stesso progetto  a farti fare un preventivo da un'altra azienda ... e così ho fatto io !!!




E così avevo scelto la cucina. 
Pensili lilla. Lavabo ad angolo in fragranite ( sono piuttosto pigra e preferisco eliminare il problema delle goccie e del calcare sull'acciaio) . Piattaia in vetro satinato; leggermente spostata per via della finestra. Cassettoni giganti di 90 cm ma soprattutto i relativi  90 cm di ripiano fra i fuochi ed il lavello ed ulteriore spazio ai lati di questi ultimi .  Piano cottura in acciaio satinato a quattro fuochi.
L'avevo vissuta una casetta precaria ed incompleta. Potevamo giocarci, dormirci, farci l'amore, e se non c'è il bagno potevamo far pipì contro un albero o dietro un albero ( a seconda del sesso) ...  ma se non c'è la cucina ti ritrovi a spendere un patrimonio in pizza a domicilio. Per cui non vedevo l'ora che arrivasse. Che delusione scoprire che i montatori non si occupavano anche dell'allaccio idrico e che i tubi in dotazione non andassero bene per la mia predisposizione. Alquanto scomodo lavare i piatti nella vasca da bagno.. .

Questa piccola stanza ad elle era la vecchia cucina. 
La porta che ho ricoperto di giornali  appartiene allo sgabbuzzino, che era all'origine il vecchio micro ingresso della casa. L'ingresso è stato spostato nel salone . La parete che divideva la micro cucina dal salone era stata abbattuta ma il corpo del camerino divide in parte la visuale della cucina dal salone.
 L'arcobaleno alla finestra non è un fotomontaggio!

 Le vedete le maniglie dei cassetti sulla destra? Quelli, la presente folle, li ha acquistati ( in saldo ) quando ancora non aveva nemmeno idea di dove sarebbe stata la sua casa.
 Non potevo farmeli scappare!!

 Memore del problema del fornetto a microonde che ocupa lo spazio del piano di lavoro e complice un notevole culo ( non a caso dicono chio sia la regina del mercatino) acquistai per 5 euro questa piastra reggi tv Made in England ad una svendita!
Sì, sì .. carino il grambiulino del detersivo. L'ho preso - 7 euro,   in un mercatino artigianale a Berlino .. e credevo fosse un'idea originale.. anzi.. alla domanda posta alla venditrice cicciottella : << are your ideas?! >>  mi è stato risposto << Yes, of course!>> ... Peccato che qualche mese dopo ho scoperto che dalla Cina te li spedivano per 90 cent!  ... vatti a fidare...!
Meritano invece attenzione le due presine a forma di faccia col turbante, anch'esse prese a Berlino ma davvero originali.  E così posto il sito riportato sull'etichetta : 
http://it.dawanda.com/user/1000-und-eine-naht

Sulla cappa , che come vedete ho scelto contenitore, c'è una K.
 La scritta multicolor ( quando l'ho composta il mio compagno mi ha detto che sembrava la mensa dell'asilo) dice: <<Pignata taliata 'un vugghi mai>> che significa che se stai tutto il tempo a guardare la pentola sul fuoco non bollirà mai . Ovviamente è una metafora che vale per la vita tutta.
Frigo dolce caos.
E così ho potuto sbizzarrirmi nell'arte culinaria ( che non è una parolaccia ) con le mie gemelle; non badate a quella che sta  svenuta sul piano da lavoro... sembra che si sia ubriacata la sera prima . S'è persa pure un pattino! 


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