venerdì 15 giugno 2012

Non solo sudore ...

 Se il giorno  si lavorava allegramente ( o almeno io, che per la felicità smisi persino di fumare perchè volevo godermi la casa e non cercare di morire), la sera ( e tutte le sere invernali a seguire a quei primi mesi di lavori massacranti) la casa da cantiere si trasformava in bisca, dove noi accaniti del poker potevamo sfogarci.
 A dire il vero per lunghi periodi estivi,  la casa -ancora abbastanza rudere- si popolò di amici che andavano e venivano continuamente, un giorno pernottavano alcuni,  l'altro ne arrivavano altri ... una Comune insomma ... per cui vista la popolosità che non era mai la stessa, la mia indole di vergine - seppur caotica- mi spinse a stilare un regolamento, di modo da non dover sempre istruire ogni nuovo ospite...



 


 La regola 5 si riferiva a questi rudimentali ed effimeri  cestini per la differenziata .


Tutt'altra storia vale per la regola 14 : <<Chi rompe paga e i cocci sono miei che li reincollo!>>
Come premesso nel precedente post  i primi lavori fatti riguardarono quei piccoli interventi che potevo fare da sola, aiutata dai miei ( che non sudarono più così intensamente come quell'estate del 2006 ) e occasionalmente  da volenterosi   amici "MacGyverosi"(http://it.wikipedia.org/wiki/MacGyver ) , ma ad un certo punto l'intervento dei muratori fu necessario.
La casa dovette aspettare degli anni prima della ristrutturazione, ma certi particolari non potevano attendere. Primi fra tutti i pilastri ai lati del cancello che erano in uno stato pietoso ed il bagno del magazzino ( perchè almeno un bagno funzionante ci voleva ). Con l'occasione rientrammo un po' il cancello in modo tale da  consentire manovre più agevoli per l'ingresso dei mezzi e facemmo passare i tubi per l'illuminazione ( che manca ancora ). Quando i mastri mi chiesero come avessi intenzione di rifinire i muri, non avendo ancora le idee chiare, dovetti trovare un'idea che fosse rapida da eseguire ed economica...
....MORE WITH LESS!! mattonelle rotte. Iniziò in quella circostanza la mia maestosa collezione.  I muratori come si sa ( se non  lo sapete ve lo assicuro io) perdono un sacco di tempo (minimo il doppio di quanto promettano) ma pretendono dal cliente di avere subito tutti i materiali  (anche se poi li installeranno  dopo settimane) ma le mie avventure coi muratori erano appena iniziate ed io non avevo ancora idea di come funzionasse per cui mi precipitai a mare a raccogliere tutti i cocci che trovavo, tazzine e bidet compresi.
Il risultato non fu entusiasmante come avevo ottimisticamente sperato , poichè risultarono essere poche ed il mio aristoteliano  senso di horror vacui mi aveva fatto immaginare un fitto mosaico alla Parc Güell
 anzicchè una scarna decorazione da pizzeria ( come la definì sarcasticamente mio padre).
 Non mi detti per vinta. Io il mio angolino Gaudì lo avrei avuto. Un muro nel giardino!
 Così da sei anni ormai , imperterrita, vago spiagge spiagge alla ricerca di piastrelle, frangisole e mattoni levigati dal mare, frugo (sotto l'occhio perplesso dei passanti) negli scarrabili degli operai e quelli che mi conoscono conservano per me tutti i cocci delle stoviglie frantumate
(teiere, tazzine, piatti, vasi, portacandela), partecipando così al grandioso progetto. Ne ho di tutti i colori e  fatture, dalle più "tascie" ( pacchiane) a quelle di ultimo design e  praticamente di  tutte le epoche, specialmente antiche ( in Sicilia abbiamo grandi   tradizioni di maioliche ) . Ignoro quante ne abbia (cassette e cassette di frutta), nè quante me ne servano  (dovrei fare un calcolo Kg/Mq ; non sono integre!! )  ma sono fiduciosa.

giovedì 14 giugno 2012

In principio era il caos (poi questo caos l'ho addomesticato).

Tutto ebbe inizio nella primavera del  2006. Appena 24enne mi era stata intestata una buia e labirintica casa (frutto di una sorta di preeredità di nonna  ed altre ingarbugliate vicende familiari) in una trafficata strada di Palermo. Venduta questa iniziò la travagliata ricerca di una casetta che potesse essere quanto di più vicino alla  mia idea di casa ideale (piccola ma con un po' di terra e sole) considerato un ristretto budget e la consuetudine con la quale il 99% degli annunci apparentemente papabili risultassero essere beffardi specchietti per le allodole !
Già! Perchè sembrerebbero tutte case meravigliose quelle descritte nelle  inserzioni , ma (a discapito di tanto tempo e benzina persi)  ho capito -  per ridurre al minimo l'entità delle delusioni -   quali fossero le
   regole per cercare casa .
 
  • In primo luogo armarsi di pazienza e sospetto. 
  • Avere tutte le informazioni più importanti sulla casa che ci ha attratto PRIMA di prendere l' appuntamento col venditore o con l'agente immobiliare. Innanzi tutto questi soggetti credono che se non scrivono nell'annuncio che quel determinato appartamento non è raggiungibile con alcun ascensore tu facendo cinque piani a piedi  non te ne accorga! Quindi trattandosi di appartamento, questa, credo sia la prima cosa da chiedere.                        
  • Se non si intende spendere un soldo di più per ristrutturare la casa che vorremmo acquistare, è fondamentale chiedere in che stato sia l'immobile. Siate pur certi che le foto della economicissima casa  ristrutturata di fresco con tanto di  mattonelle di design e  vasca con piedi che avete visto pubblicate sul magazine immobiliare si riferiranno nella migliore delle ipotesi al famigerato  quarto piano a piedi ; allo stesso modo la descrizione dell'incantevole  villetta, vicino al mare, con mila metri quadri di terreno edificabile , con giardino alberato e cucina all'aperto sarà un rudere così cadente che buttarlo a terra e costruirlo da capo risulterebbe meno dispendioso. Se foto e descrizione combaciano col vostro sogno è sempre possibile che il sogno in questione si trovi in pizzo ad una montagna e sia dimora di fantasmi... insomma: La beffa  non sarà mai menzionata. LE OMISSIONI SONO LA FORZA DEL VENDITORE.  Se la descrizione è ottima dal vivo troverete tutte le beghe, se la foto promette bene la casa avrà oscuri segreti... magari è una nuda proprietà. Certo se  queste apocalittiche premesse fossero l'unica possibilità non rimarrebbe che abbandonare la ricerca, ma come premesso queste nere eventualità corrispondono "solo" al 99% dei casi, l'altro 1% è CULO ed è a quello che bisogna affidarsi. L'importante è sapere che - come in tutte le cose della vita- tanto più grande sarà l'aspettativa tanto più enorme sarà la delusione, per cui è bene ricordarsi di aggiungere sempre un punto negativo ad ogni dicitura;
  • "Totalmente ristrutturata"= ristrutturata secondo idee malsane del venditore che se ne voleva liberare e che noi troveremo improponibili.
  •  "Ottimo stato"=  quasi certamente lo è davvero ma è probabile che l'inghippo sia legale
  • "Buono stato"= sarebbe meglio ristrutturare.
  •  "Da ristrutturare"= totalmente da ristrutturare
  • "Totalmente da ristrutturare"= non appoggiarsi alle pareti! Si fa prima a cercar un terreno edificabile.
  • "Ottimo investimento"= ok, sarà la casa che (dopo i necessari lavori edili ) affiterai a qualcun'altro ma dove possibilmente tu non vorresti vivere
  • Assicurarsi che la casa conosca il sole; d'accordo, non vogliamo per forza quattro esposizioni e vetrate giganti però  credetemi, non basta chiedere se abbia una finestra in ogni stanza, ma anche che queste finestre non diano  su un pozzo luce o su un'altro vano della casa ( il bagno con finestra sulla cucina va fortissimo!)  , che siano ad altezza pressocché standard, che siano delle vere finestre e non riquadri di vetrocemento e che non siano servitù.  É importante anche che la nostra casa non funga da servitù per altri, ad esempio un neo della mia casetta ( risoltosi poi per volontà divina, suppongo) era una grande finestra del vicino che dava direttamente sulle scale esterne, nel mio giardino... ma questa è un'altra storia.
  •  Ubicazione: in genere negli annunci sono molto vaghi circa indirizzo e civico ( questo perchè non vi venga in mente di andare a dare un'occhiata da soli ) per cui se avete esigenze particolari cercare di avere qualche informazione in più non vi deve sembrar inopportuno nei confronti dell'agente immobiliare, specialmente se non avete mezzi propri e la zona non è servita da mezzi pubblici, se avete il sonno leggero e la camera da letto è a un passo dai binari del treno, se siete una gattara single e l'appartamento è proprio sopra un laboratorio di vivisezione...Più verosimilmente  se si è soli e non particolarmente armati informarsi circa i dintorni, se la zona non è abitata estate e inverno o peggio se sia abitata tutto l'anno da gente poco raccomandabile. Io andai a vederla anche di notte per farmi un'idea in tal senso.
  • Occhio alle planimetrie, il più delle volte vengono stravolte nella forma e nelle proporzioni secondo le esigenze di impaginatura delle fanzine. Nelle proporzioni! Per cui se le sette camere sono una consecutiva all'altra ( ed il venditore ha trovato il coraggio di pubblicarne la pianta) vi siete imbattuti nella classica casa corridoio, il più delle volte impossibile da modificare causa pareti portanti delle case di una volta.
  • Conoscere il mercato. Anche nella stessa città il valore di un immobile può cambiare radicalmente da un quartiere all'altro. Per capirci con quello chè è costata   la mia casa che è fuori città ( a Carini vicino l'aereoporto di Punta Rais ) a Palermo avrei potuto comprare un box-auto o un monolocale, o , se vogliamo comprendere le spese delle ristrutturazioni ( lowlowlow-cost) avrei trovato un bilocale senza balcone, e dove avrei mai potuto mettere il mio zoo familiare?
Con tutte queste premesse, non  figuratevi che "casa dolce caos" sia la reggia d'oro  degna di una con tante pretese, anzi, è una parte di bifamiliare ( il mio appartamento è sopra un'altro ) di 50 mq con terreno incolto attorno ed un magazzino a pianterreno, ma per me , dopo tanti sforzi, spennellate, litigi coi muratori, ricerche di mattonelle a 4,00 €/ mq, e sudore, è la casina più bella che ci sia, ed è per questo che voglio raccontarla.
 

La prima volta non si scorda mai...

L'articoletto sulla rivista immobiliare diceva : <<Porzione di bifamiliare di  55 mq posta al primo piano: ingresso, soggiorno, cucina, bagno con vasca, due camere
 Box auto e spazi esterni 700 mq ca. Da ristrutturare. Prezzo trattabile.>> .


Immaginavo  già, vista l'ultima puntualizzazione, che sarebbe stata in pessimo stato, però ero stata attratta dalla foto che mostrava un enorme pino ( ignoravo che pino significasse montagne di aghi e radici distruttive) davanti una  grande scala con ringhiera a fasce  sorretta da un unico pilastro. In più i genitori del mio compagno, entrambi in cerca di casa l'avevano già vista e  trovata carina ma piccola, ma dal momento che a me 55 mq sarebbero stati più che bene, volli guardare.

Pomeriggio di maggio. La via ha il nome di un fiore non troppo stucchevole. Mi piace. Il numero civico meno;  dovendolo fare -come da sempre pensavo- con due palle da biliardo cementate nel muro dovrei scegliere un blu e un nero, un'accoppiata di colori tremenda. La strada è tranquilla, l'aria tiepida e l'agente immobiliare cicciottello . Sono tutte villette  prevalentemente bianche, con rifiniture sobrie e graziose  e giardini curati... non la mia.
L'impattto è piacevole. Del giardino non si vede  la fine ( e nemmeno la terra poichè è coperta da aghi di pino ). Quasi tutto l' atrio è  cemento spaccato con chiazze di muschio, e la casina , forse un tempo bianca ed adesso "begiolino" pidocchioso, sembrerebbe  quasi una vecchia baita di montagna grazie al
tetto di legno-barca fradicia     del porticato che gira ad elle  attorno al all'appartamento
e la ringhiera color avana arrugginita.
La scala fa la sua porca figura!!!
Ogni particolare lascia immaginare che nessuno l'abbia abitata per  parecchi anni , ed in ogni angolo dimostra palesemente la sua veneranda età ( è una costruzione del '68 ) ; Le serrande in plastica salmonate  sono cotte dal sole, gli infissi sottili e mangiucchiati sono ricoperti da uno strato di polvere di ruggine, i tarli dimorano nella tettoia, i mattoni esterni sono orrendi e scheggiati,  i tubi esterni puzzano allegramente,

sia sopra che sotto le  profonde crepe
 che la adornano fanno sembrare le pareti  enormi salvadanai , la muffa ed il muschio la fanno da padroni ... eppure ad ogni passo, nonostante i mille difetti a cui appigliarsi,  qualcosa mi dice che c'è  un nonsocchè di diverso, un atmosfera di possibilismo che mi attrae tantissimo, ed ho l'impressione che anche mio padre  che è con me quella prima volta ne sia fortemente sedotto.
 I  55 mq non sono così striminziti come temevo, poichè gli ambienti sono  divisi molto bene - fatta eccezione per un ingresso bunker più inutile di tutti gli altri-  e la luce abbondante  ( quattro esposizioni!!!) contribuisce a questa illusione ottica di maggiore spazio. Così sempre più rapita mi ritrovo a pensare << una volta imbiancate  le pareti verde pistacchio di bronte e i soffitti rosa, e sostituita la pavimentazione scura ...>>

...insomma il prezzo già abbordabile  fu abbondantemente trattabile  e  quella casa che avevo sentito quasi subito come mia diventò davvero mia !
Quella prima notte - grazie alla gentilezza dell'agente immobiliare - tornai a vederla con mia madre e mia nonna e  quel nonsocchè colpì positivamente tutti,  nonostante   ogni fatiscente premessa. Il giorno dopo col mio amato Paint ( il più stupido e rudimentale programma di grafica per Pc ) sfornai il fantasioso progetto di ripristino del terreno-corridoio abbandonato, con tanto di giardino segreto!

Ci furono dei   particolari che  mi toccarono  subito come fossero un segno del destino : la casina aveva un sacco di cose - in genere assai rare-  in comune con la casa dove avevo  vissuto da sempre con i miei. Bifamiliare divisa in altezza , ingressi separati dai giardini,  una piccola costruzione  nel giardino, una finestra dei vicini sui miei spazi, il primo piano raggiungibile tramite una scala esterna
 ( di 22 gradini anch'essa) , ed il tutto  in una strada senza uscita.


A sei anni di distanza i lavori non sono ancora del tutto  finiti poichè sono stati fatti a rate.
Il primo anno il tetto ,  l'esterno ed il bagno del magazzino a pianterreno, il secondo anno la cucina all'aperto e successivamente gli interni.
La prima estate fummo io ed i miei ad improvvisarci giardinieri e muratori, ripulimmo il giardino dalla sporcizia millenaria ( sotto i cumuli di aghi di pino trovammo persino materassi e collant ) e da rodati campeggiatori  ci trasferimmo fino a settembre dormendo loro sul loro camper ed io nella mia tenda igloo.
Imbiancammo l'imbiancabile ...


Per prima cosa salvammo la scala : più di 50m  lineari di carteggia carteggia...





























e spennella spennella... ( e cola cola! n.b. l'antirruggine non è denso come la vernice, per cui se in fatto di colori  non avete idee bislacche come le mie vi consiglio di usare direttamente un "convertitore di ruggine" che benchè non offra una vastissima gamma di tonalità fra cui scegliere vi fa guadagnare un sacco di tempo e fatica e non cola come "l'anti".)
 Ci vollero anni ( e questa foto vi anticipa già il colore  della porta lampone ( RAL 4004) ma alla fine trovai  le tinte che mi soddisfacevano (a dire il vero il fragola è una miscela che ho ottenuto mescolando un rosso carico e un fucsia shocking) e la scala da cui cominciò tutto ...

... diventò così!
... Dolce C A O S ...   ... capito?